sabato 13 novembre 2010

Corsi di formazione: la paura non è un’ amica…

Ciao a tutti amici e ben trovati.

Come gia’ accennato nel precedente post, voglio condividere con voi delle informazioni relative alla Legge d’ Attrazione.

Oggi voglio scrivere di un argomento che accomuna tutti gli esseri umani:
la paura.


Due tra le più forti contro-indicazioni che occorre che impariamo a fronteggiare sono:

  • La paura del fallimento
  • La paura del successo
Si proprio così amici. Avete letto bene. Queste sono le due paure principali su cui occorre lavorare, e molto.

Le situazioni che ognuno di voi associa a queste situazioni, sono ciò che vi tengono dentro quella che in pnl viene definita “zona di comfort” (ne ho parlato qualche post fa) e che vi impedisce di raggiungere i vostri obiettivi. Avere paura di uscire dai vostri “recinti” anche se affermate il contrario.

Il risultato di questa paura è che vi lasciate scappare i miglioramenti e i progressi che avete fatto, spesso senza avere l’ opportunita’ di vedere i vostri obiettivi realizzati.

E’ di importanza vitale comprendere che il fallimento non è la fine di tutto, ma come afferma Anthony Robbins(formatore n. 1 al mondo e consulente di personalita’ importanti), è un risultato che avete ottenuto.
E’ semplicemente un feedback da cui ricevete un’ informazione che vi indica che c’è qualcosa che non è ancora perfetto. Che c’è qualcosa da migliorare.


Guardando ciò che chiamiamo “fallimento” da questo punto di vista, vi rendete conto che gli conferiamo anzitutto meno potere emozionale. Forniamo a noi stessi la possibilita’ di cambiare il feedback che abbiamo ricevuto, cambiando i nostri pensieri, con le emozioni e le relative azioni che ne conseguono.


Tutto questo ci consente di ristrutturarne il significato, facendolo diventare una risorsa anziché un blocco. Il cosidetto “fallimento” è un processo naturale di educazione ed apprendimento, indispensabile al nostro successo.

Questo è la cosa che più mi è rimasta impressa durante tutti i corsi di formazione che ho fatto durante gli ultimi 18 anni.

Ognuno di noi ha dei preconcetti nei confronti degli altri e di se stessi.

Quante volte vi è capitato di iniziare un progetto e di non averlo poi portato a termine? Una laurea mai conseguita, una dieta lasciata, una pila di libri letti a meta’.

Questi esempi vi dicono qualcosa??
Che senso ha iniziare una cosa, dedicare delle energie per non portale poi a termine? Sapete che è uno spreco ma continuate a farlo. Perché???


Perché che ne siate coscienti o meno, avete paura del successo e di cosa possa significare nella vostra vita. Delle nuove abitudine che dovreste prendere. Di una nuova impostazione della vostra vita. Di nuove persona da conoscere. Per ognuna di queste occorre uscire dalla nostra “zona di comfort” e questo ci crea fatica. Ci crea “dolore”, sforzo”.


La paura del successo è molto comune. Sembra quasi che vi faccia temere le cose che dite di volere. Accade a molte persone. La paura è l’ansia di anticipare, è quel “cosa succede se…”.

Su questo punto, voglio condividere con voi questa mia paura del successo . Probabilmente forse lo è ancora, ma il fatto che ne sto prendendo coscienza è il primo passo per superarla.

Come molti di voi sanno, sono un imprenditore nei servizi per il lifestyle e il tempo libero.

Nonostante le cose non sono ancora come io desidero(ho degli obiettivi parecchio ambiziosi), e nonostante affermi a me stesso e agli altri che le desidero fortemente e intensamente, forse sto
auto-sabotando il fatto che ancora non sono presenti nella mia vita.

Ho avuto questa intuizione esattamente 3 o 4 settimane fa. E da lì è iniziata la mia analisi di introspezione per comprendere “cosa” mi facesse paura se avessi raggiunto ciò che affermo di volere intensamente.

La risposta che mi sono dato è che la mia vera paura è quella di non ritenermi capace di affrontare determinate situazioni. Non perché non sia capace veramente.

Semplicemente perché non l’ho mai fatto e nessuno me l’ ha ancora insegnato. E’ quel famoso “cosa succede se…” 
Ecco venuta fuori la mia paura…la paura di fallire su un aspetto della situazione.

L’altra risposta che è venuta fuori è che, se realizzassi ciò che ho in mente e che dico di volere,

devo necessariamente cambiare le mie abitudini. I miei orari,
l’ impostazione della mia giornata, uno stile di vita un po’ più adatto a chi guida una impresa di successo fatto anche di incontri in CDA, incontro con banche, investitori e tutto ciò che concerne il mondo degli affari.


Tutta roba che mi affascina, ma temo che possa sconvolgere la mia vita attuale.


Queste mia paure inconsce sono state da “blocco” per i regali che
l’ universo non mi ha ancora recapitato.


Un altro aspetto importante è che spesso “limitiamo” il modo in cui dobbiamo ricevere i nostri regali. Spesso siamo vincolati al fatto che gli obiettivi li dobbiamo raggiungere SOLO nella nostra attuale attivita’, precludendoci e non riconoscendo le opportunita’ che l’ universo ci manda.

Questo modo limitante di aspettarci i regali, fa sì che non riusciamo a vederli. Non riusciamo a cogliere i “miracoli” che ogni giorno ci accadono.

Questo approccio al modo di vedere le cose, ci impedisce di raccogliere tutti i frutti che ogni giorno riceviamo. Sia che siano grandi, sia che siano piccoli.

La soluzione?
Rimanere aperti a tutto ciò che l’ universo ci manda. Non necessariamente il nostro successo e i nostri regali devono arrivare da un percorso che noi abbiamo stabilito.


Pensateci…

Al prossimo aggiornamento,

Salvatore

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

Archivio blog

Visualizzazioni di pagine: ultimo mese