sabato 18 settembre 2010

Spunti di riflessione da un Grande Imprenditore.

Forse chi mi conosce bene sa che, personalmente ho un mio “Mentore” che mi accompagna da quando ho iniziato a collaborare con la sua azienda, anche se oggi, a distanza di quasi 10 anni ho deciso di intraprendere la mia strada fondando la mia.

Questa persona è un imprenditore a cui mi sento profondamente riconoscente per tutto ciò che mi ha saputo trasmettere. A me come a migliaia di persone.
Mi ha letteralmente aiutato a forgiare il mio carattere, la mentalita’ di chi decide di voler vivere la vita al meglio delle sue possibilita’. Mi ha aiutato a “trovare” la mia strada, stimolandomi a cercare di comprendere “cosa” esattamente volessi fare. Mi ha insegnato a non mollare mai. Mi ha insegnato la cultura del sogno che invece, viene comunemente bandita dalle persone “ragionevoli”.

Mi ha insegnato questo e molto altro. Non a parole o attraverso semplici corsi di formazione. Me lo ha trasmesso proprio con la sua esperienza imprenditoriale e personale.
Non cose scritte sui libri da “esperti” , ma dall’esperienza sul campo.

L’ esperienza del sudare “lacrime e sangue”. Del continuare in modo imperterrito ad inseguire il mio sogno e lottare OGNI GIORNO per realizzarlo. Mi ha insegnato soprattutto ad essere profondamente vero. Proprio come lui lo è.
Sto scrivendo di un imprenditore che per molti è controverso, ma che per me rappresenta invece un FARO, “l’ essenza” di come deve essere una persona che fa impresa. Sto scrivendo del fondatore di Millionaire: Virgilio Degiovanni.
Molti lo hanno criticato, attaccato, amato, detestato per il “suo” modo di fare impresa. Non voglio entrare in merito a nessuna questione.

Ciò che scrivo rappresenta il mio parere personale, e proprio per questo mi sento di esprimere profonda ammirazione per ciò che ha saputo realizzare e soprattutto per ciò che invece non è riuscito ancora a realizzare. Ho scritto Ancora…
Ho deciso di scrivere questo post, perché mi sento profondamente riconoscente a “Degio”, perché mi ha insegnato soprattutto ad essere "vero", senza temere le critiche di chi pensa solo a distruggere i tuoi sogni.

Devo dire che i suoi insegnamenti durante questi 10 anni che non collaboro più con le sue iniziative, hanno lasciato un “vuoto” di straordinarie esperienze vissute. Ma da poco ho letto della sua nuova avventura la VD Communication.

Leggendo i suoi “pensieri di vita”, ho trovato spunto per continuare ad inseguire il mio sogno e soprattutto a non mollare mai! E allora, ho pensato che forse può aiutare anche te a riflettere.
Ti segnalo questo passaggio che ho letto dopo essermi registrato alla sua Newsletter.

QUANDO LA META…E’ IMPOSSIBILE - tratto dal sito: http://www.virgiliodegiovanni.com/


Si parte sempre con entusiasmo verso un nuovo obiettivo, soprattutto quando è realmente importante e significativo. Ce lo scriviamo chiaramente, magari ove possiamo rivederlo più volte, e ci muoviamo con tutto noi stessi per raggiungerlo. I primi tempi ci incoraggiano, e ce lo sentiamo “in mano”, ovvero quasi raggiunto. Già iniziamo a gioirne ed a sentirne la piena soddisfazione. Poi però le cose si fanno difficili…i nostri sforzi cominciano ad andare a vuoto… la meta si allontana anziché avvicinarsi… Fino a che arriva il momento in cui ci rendiamo conto che non raggiungeremo MAI l’ambita meta. E’ capitato anche a voi, questo? A me tante volte, non solo una o due. Sono costantemente e automaticamente portato a fissarmi delle mete da realizzare. Come pure sono irrimediabilmente proteso verso il raggiungimento delle stesse. Non mento mai, difatti, su quel che voglio, né tantomeno fingo impegno con me stesso. Ho anche ritmi ben diversi da molti altri. Se sono impegnato su qualcosa, alle 07,00 sono già operativo. Ed è normale ed usuale che prima della mezza (notte, ovviamente) non mi fermi. Come pure che non esista giorno di “vacanza” d’obbligo, sabati e domenica in particolar modo. Come ragiono, allora, quando capisco che la meta prefissata è irraggiungibile? Personalmente ritengo di avere una fortuna che è al contempo una sfortuna immensa: non lo capisco affatto. Ovvero, proprio non riesco a dire a me stesso che non raggiungerò MAI una tal meta, se ci ho creduto e l’ho veramente voluta. Aggiungo semplicemente una parola, anzi un avverbio di tempo, a quel “mai”: MAI, OGGI! E dal giorno dopo…o dall’anno dopo… o dal decennio dopo…sono pronto come mai a inseguirla. Anche in questo momento sto facendo esattamente questo, riprendendo un percorso iniziato anni fa. Perché per ogni cosa, sono convinto ci sia il ‘momento’, e non è detto che quello inizialmente scelto fosse il migliore.

E voi, nella vostra vita, avete rinunciato a mete a cui “dovevate” davvero rinunciare per sempre?

Spero di averti fatto cosa gradita.


Alla prossima…

Salvatore

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