Senza l’ uno e senza l’altro non ho mai lavorato. E di questo è l’unica cosa di cui sono certo, continuerò a fare perseguire durante il mio cammino.
Come anni fa, quando avevo circa 14-15 anni, e abitavo in un paesino della provincia di Catania di 6 mila anime. Dove far passare il tempo senza fare nulla è un’abitudine che ti prende da piccolo e ti lascia solo quando gli altri ti accompagnano per la lunga via verso il cimitero. Quella via in cui tu hai “buttato” la tua vita e il tuo tempo.
Ecco, questo in breve è quello che accadeva e accade tutt’ ora, in questo piccolo paese dell’ entroterra catanese. Ma è una storia vissuta nei piccoli centri e non solo.
A quindi anni, una domenica mattina, mentre anche io ero parte dell’ ambiente in cui ero cresciuto, ero seduto sul marciapiedi a guardare le auto che facevano lo strascico nella via principale.
Era un modo come un altro per farsi vedere dagli amici, farsi vedere da una ragazza che magari ti piaceva. Cercare di incontrarla e magari fare una “sgommata” per mettersi in mostra…(in mostra per quanto si era scemi…).
Ricordo ancora quella domenica mattina come il giorno in cui “cambia la mia vita”. E’ stato come un momento in cui forse per la prima volta, mi sono svegliato da quell’ incubo in cui mi sono trovato immerso. E’ stato la prima volta in cui il mio cuore mi ha parlato e sono riuscito ad ascoltarlo.
Da quella domenica, seduto su quel marciapiedi a 15 anni, ho deciso che MAI e poi MAI avrei voluto sprecare la mia vita come molti stavano ( e purtroppo stanno facendo) facendo. Da quel momento, la mia immaginazione comincia a galoppare. E lo fa sempre in silenzio, nei posti più impensati. Quando sono solo, quando sono no compagnia dei miei amici.
In quel momento comincia a nascere dentro di me la “certezza” che un giorno, avrei abbandonato quel paese per andare in contro alla “mia vita”. Un sogno realizzato dieci anni dopo quando decido dall’ oggi al domani di cambiare vita e andare ad abitare nella citta’ che aveva nutrito i miei sogni: Roma!
E’ l’inizio della nuova vita! Ma non tutto scorre come avevo pensavo.
Moltissime le difficolta’ con il mantenermi. Lavoravo 12 ore al giorno come venditore. Senza auto, spostandomi con gli autobus e macinando letteralmente chilometri su chilometri a piedi. Ogni giorno. Pioggia o vento. Caldo o freddo.
Ma io avevo un sogno! E avevo deciso che un giorno o l’altro lo avrei realizzato.
Gli anni passano con tantissime rinunce e frustrazioni. Ma anche tanta esperienza professionale ed umana acquisita. Soprattutto grazie al forte desiderio di realizzare il mio sogno.
Ho capito che se volevo realizzarlo veramente, avrei dovuto imparare a migliorare le mie capacita’. Avrei dovuto imparare a “cambiare” il modo di pensare che il mio ambiente mi aveva inculcato. Avrei dovuto fare cose che non avevo mai fatto prima e che, mi facevano paura.
Ma il voler realizzare il mio sogno, mi dava la “spinta” a mettermi in gioco. Senza nessuna riserva. Forse questa, ad oggi, è la mia grande capacita’. O almeno così penso.
Tre anni fa, decido di realizzare un altro mio sogno che covavo da tempo: Creare una mia impresa. Non l’avevo mai fatto prima ma la cosa mi eccita. Mi tiene sveglio la notte. A volte mi capita di estranearrmi completamente e sognare ad occhi aperti. Sono i miei sogni che mi mantengono vivo. Con tutte le difficolta’ con cui convive un imprenditore.
A volte sono anche eccessive ma credo che anche questo, voler lavorare sudando “lacrime e sangue”, è comunque una credenza che spesso, ci mette in condizione inconsce di dover prima “soffrire” per poi ottenere… .
Ultimamente mi sto proprio chiedendo quanto questa credenza mi sia stata da intoppo per raggiungere i miei obiettivi. Infatti sto pensando di abbandonarla e sostituirla con “fare soldi è semplice, basta lavorare con intelligenza”.
Da quest’ ultima credenza voglio partire. L’ho letta quasi un anno fa su un libro di T. Harv Eker “ I Segreti della Mente Milionaria (a proposito viene in Italia il 15-16-17 aprile).
Sto studiando da circa due anni su come diventare milionario. Si hai letto bene. Voglio diventare milionario e mi fa piacere dirlo senza nascondermi o avendone pudore.
Per fare ciò devo imparare da chi? Dai milionari o dai ricchi è ovvio. Ecco perché sto letteralmente divorando libri, ebook e materiale di ogni genere per imparare come si fa.
Se questo obiettivo è anche il tuo o vuoi semplicemente migliorare la tua vita, qui in questo blog trovi una serie di consigli, idee e suggerimenti su come farlo.
Da letture come queste, e da altri testi come “Milionari in 2 anni e 7 mesi”, “ I soldi fanno la felicita’”, “L’arte della ricchezza”, Padre Ricco Padre povero e tanti altri, la mia voce interiore sta sussurrandomi da un po’ che devo cambiare il mio modello di business nella mia attuale impresa. Ma prima deve cambiare nella mia mente e poi tutto il resto…
Il primo passo è cambiare il mio approccio all’idea di fare impresa in modo tradizionale. Dalle difficolta’ e dagli ostacoli che ho superato in questi anni da imprenditore, ho scoperto che forse, senza queste difficolta’ non avrei mai scoperto questi nuovi modelli di fare impresa.
Forse sarei rimasto vincolato ai “vecchi modelli”. Di sicuro la mia voce interiore, mi sta “spingendo” a fare cose che non avrei mai fatto prima. Di cui pensavo non essere capace e di cui non ne avevo voglia di occuparmene.
Sicuramente oggi, sto pensando di rivoluzionare il progetto W&T, plasmandolo in un modo che possa fornire un valore aggiunto ai miei clienti e che possa consentirmi di rimanere il “linea” con le mie passioni e i miei valori.
A proposito della nostra voce interiore, vorrei condividere con te una news che ricevo: questa.
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LA STORIA: UN MONSTER DI BUSINESS
Per me la doccia è il luogo migliore ove generare idee. Quando l’ acqua calda ti scende sulla testa e sul collo, il tuo cervello entra in uno stato ove le migliori idee possono venire fuori; perlomeno, questo è quanto capita a me.
Nel 1994 avevo una società di ricerche personale, a New York. Il nostro obiettivo era di approcciare il cliente sempre con “grandi idee”. Un giorno peraltro un cliente ci disse “non voglio solo una grande idea, voglio un’idea MOSTRUOSA..una MONSTER IDEA!”
Prendemmo molto seriamente il suo challenge, i miei collaboratori ed io. La mattina seguente, nella doccia, elaborai l’idea: creare un Monster bollettino del lavoro! L’avrei chiamato Monster Board. Preso dall’intuizione, mi precipitai al Coffee bar sotto casa e scrissi tutti gli appunti dettagliati.
Sono ancora oggi i concetti chiave del nostro Business. Da quel momento inizia quello che sarebbe diventato un progetto davvero mostruoso. Nel 1999 arrivammo persino a fare uno spot televisivo durante la finale del Super Bowl di football.
Ebbe un successo straordinario e catapultò la mia azienda internet in tutto il mondo. Oggi Monster è presente in 25 diversi Paesi mondiali e milioni di persone si servono di noi per cercare lavoro, ogni sacrosanto giorno; siamo in assoluto la prima referenza web del settore, a livello mondiale.
Per me una grande lezione: ascoltare sempre la propria voce interna, che avvenga sotto la doccia o meno non importa. E' quella che magari, un giorno, potrebbe portarti a una monster idea!
Jeff Taylor
La mia riflessione…
La “voce interiore” come capita a Jeff Taylor, si manifesta spesso anche con me mentre mi trovo sotto la doccia. Questa storia, fa notare quanto sia importante ASCOLTARSI.
Cercare di sentire la “tua” voce e non quella degli altri. Troppo spesso ascoltiamo gli altri tralasciando di ascoltare noi stessi. Troppo spesso inseguiamo i modelli degli altri cucendoli addosso a noi. E troppo spesso ci accorgiamo quando ormai è tardi che non era ciò che volevamo per noi. Ascolta la tua voce interiore!
Per cominciare a modellare la tua vita, ti suggerisco questa risorsa gratuita che trovi qui a destra di questo blog alla voce I SELEZIONATI PER TE: “ Pensiero Positivo 100%”.
Un altro modo che certamente può aiutarti a “cambiare” può essere certamente questo corso dal vivo Impara dai Campioni che ti suggerisco vivamente e che costa poco…
Spero di averti fornito uno spunto di riflessione che possa aiutarti ad ascoltarti.
Alla tua voce interiore,
Salvatore
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